Buonasera miei cari readers, come state?
“La tradizionale famiglia felice con mamma, papà e due figli? Storia vecchia. Molti bambini crescono benissimo con due papà o una mamma single. Io ho avuto un’infanzia splendida e sono crescita con tre uomini, Michele, Gabriel e Raffaele, i Fratelli Sincore, che di angelico hanno solo i nomi. Non mi hanno scelta, né adottata, sono stati praticamente costretti a tenermi con loro e contro ogni aspettativa, invece che mangiarmi, mi hanno amata come una figlia. Esagero? No, sono tre vampiri. Certo, essere la profetica bambina che sigilla la pace tra due razze ha sicuramente aiutato, ma tenermi al sicuro non implicava loro di crescermi e amarmi come invece hanno fatto.
Ah dimenticavo, sono una Furia. – Deva”
“La Croce della Vita” è la prima parte di una saga Urban Fantasy che unisce il gotico al contemporaneo, l’horror al romantico, con una protagonista… d’eccezione!

Vi abbraccio
la vostra
Io abbastanza bene, nonostante mi abbiano ridotto l'orario di lavoro....ma pazienza! Ho più tempo per leggere e proprio oggi ho terminato il romanzo di Valentina Marcone.
La croce della vita
di Valentina Marcone
Pagine: 218 Editore: Nativi Digitali Edizioni
Sinossi
Ah dimenticavo, sono una Furia. – Deva”
“La Croce della Vita” è la prima parte di una saga Urban Fantasy che unisce il gotico al contemporaneo, l’horror al romantico, con una protagonista… d’eccezione!
Recensione
Devo ammetterlo, dopo Alexis Hall e la sua bellissima e spietata crudezza, un romanzo come questo "La croce della vita" di Valentina Marcone, mi ci voleva proprio.
Tornare all'Urban Fantasy è stato un po' come un ritorno a casa per me e devo dire che quella che ho trovato ad accogliermi è stata una bellissima e rilassante atmosfera.
La Marcone dà vita ad una storia molto originale e per certi versi divertente, suddivisa in due capitoli e che vede il suo seguito nel secondo volume, "La stella dell'Eire".
Prendi tre vampiri appartenenti ad una delle più antiche e prestigiose famiglie, i fratelli Sincore, mettili alle prese con una pargola a cui fare da "tate" e il gioco è fatto....ah! Mi sfuggiva un piccolo dettaglio, la pargola in questione è una Furia, Deva!
L'inizio è al cardiopalma, Michele il più grande dei tre fratelli, sta per risvegliarsi nella sua tana quando riceve una visita da parte di Aletto, Megera e Tisifone.
Senza troppi giri di parole e certe del fatto che nessuno può ribellarsi al loro volere, le tre Furie avvisano Michele che lui e i suoi due fratelli - Gabriel e Raffaelle - sono stati scelti per crescere la piccola Deva e che proprio uno di loro sarà il "fortunato" che si unirà con lei per far sì che la razza continui.
Così i tre fratelli si ritrovano, malgrado loro, a diventare genitori.
Ora, già è difficile crescere un bambino normale, vi immaginate voi dover avere a che fare con una piccola Furia?
La prima parte scorre così, vista dal PoV di Michele che tra i tre fratelli è quello che fa la parte del razionale e che si occupa maggiormente dell'istruzione della piccola, per le coccole e i giochi Deva può senz'altro contare su Raffaele, diciamo pure il "punto debole" della strampalata famiglia, quello che non riesce mai a dire di no e che accontenta la piccoletta in tutto mentre Gabriel, che tra i tre è il più restio alla faccenda, è quello che si occupa dell'educazione fisica della Furia, visto che rappresenta anche una fonte di pericolo per le altre razze - licantropi in primis - che se dovessero venire a sapere della sua esistenza, non esiterebbero un attimo ad ucciderla.
E così gli anni passano, con i nostri tre improbabili baby sitter sempre più innamorati della piccola Deva e ormai talmente presi da lei che farebbero di tutto pur di proteggerla, viziarla e coccolarla.
Arriviamo così all'adolescenza e qui la Marcone ci fa cambiare PoV, stavolta è la stessa Deva a raccontarci la sua vita, i suoi orari a dir poco improbabili, non dimentichiamoci che stiamo avendo a che fare con dei vampiri, credete quindi che la sua routine sia diurna? Vi sbagliate! La nostra eroina è "nottambula" e segue gli orari dei suoi amati tutori.
Ma con la crescita arrivano anche i primi turbamenti e con l'avvicinarsi del suo debutto in società - giorno in cui sarà chiara a lei l'identità del suo consorte - Deva si sente sempre più irrequieta e in preda ad un sentimento nuovo e del tutto diverso che si affaccia in lei....l'amore.
E proprio con l'approssimarsi del suo debutto, con un colpo di scena, il romanzo si interrompe sul più bello.... sgrunt! >.<
La Marcone ha dato vita a dei personaggi molto originali e simpatici, ognuno a modo suo affascinante e porta il lettore a non stancarsi mai del romanzo con una scrittura avvincente e scorrevole.
Oltre al lato giocoso e ironico della storia, molto sviluppata è anche la componente psicologica, visto che di certo non è facile affrontare il conflitto interiore che viene a crearsi in qualcuno che vede crescere quella che un giorno sarà la sua futura compagna.
Curiosa di leggere il seguito, di certo per ora sono contenta di aver letto questa prima parte! ^.^
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