Buonasera paginette ^^
C'è bisogno che ve lo dica? Oggi era lunedì, il giorno in cui proprio "non ce la posso fare"... ma ce l'ho fatta e nonostante sia successa una cosa brutta alla mia cliente preferita e la presenza di altri clienti che sbatterei volentieri in prigione "senza passare dal VIA", sono sopravvissuta (come potete intuire lavoro in una zona IN).
E voi? Come state? Tutto bene? Come avete passato questo fine settimana? Io mi sono tenuta impegnata con una lettura che ho praticamente iniziato e finito e di cui voglio parlarvi, "Il manifesto della felicità" di Lucy-Anne Holmes.
Autore: Lucy - Ann Holmes
Editore: Fabbri Editori
Genere: Narrativa
Pagine: 318
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2015
Sinossi
A Tiddlesbury, una piccola cittadina inglese, tutti conoscono e adorano Fanny.
Fanny è dolce, simpatica, sembra brillare di una luce speciale. Il suo segreto? Attenersi ogni giorno a una stretta regola di vita, il Manifesto della Felicità, compilato dalla sua migliore amica sotto forma di decalogo. Si tratta di semplici azioni quotidiane - Elenca tutte le cose belle che hai; Prenditi cura di qualcosa; Ridi; Concediti un premio - che servono a regalare un po’ di buonumore, a rendere il mondo più bello e che, magicamente, portano anche fortuna.
E così, proprio grazie al Manifesto, Fanny ha incontrato Matt, bello e di successo, forse un po’ troppo devoto alla carriera, ma con tutte le carte in regola per essere definito il “ragazzo perfetto”. E ora, come in una fiaba, lui le ha chiesto di sposarlo. La data del matrimonio è vicinissima, e le cose da organizzare così tante... troppe, per una come Fanny che vive perennemente con la testa tra le nuvole! Come se non bastasse, a turbare l’equilibrio della sua vita da sogno arrivano la madre, che le piomba in casa all’improvviso in cerca di ospitalità, e un ragazzo, sexy da togliere il respiro, che le fa battere il cuore come non le capitava da tempo. Le certezze di Fanny cominciano a vacillare una dopo l’altra: tenere a bada la madre, un vero e proprio tornado di donna, e tentare di reprimere i sentimenti ribelli che rischiano di mandare all’aria l’imminente matrimonio non è semplice… Esisterà una regola anche per scampare ai disastri d’amore?
E così, proprio grazie al Manifesto, Fanny ha incontrato Matt, bello e di successo, forse un po’ troppo devoto alla carriera, ma con tutte le carte in regola per essere definito il “ragazzo perfetto”. E ora, come in una fiaba, lui le ha chiesto di sposarlo. La data del matrimonio è vicinissima, e le cose da organizzare così tante... troppe, per una come Fanny che vive perennemente con la testa tra le nuvole! Come se non bastasse, a turbare l’equilibrio della sua vita da sogno arrivano la madre, che le piomba in casa all’improvviso in cerca di ospitalità, e un ragazzo, sexy da togliere il respiro, che le fa battere il cuore come non le capitava da tempo. Le certezze di Fanny cominciano a vacillare una dopo l’altra: tenere a bada la madre, un vero e proprio tornado di donna, e tentare di reprimere i sentimenti ribelli che rischiano di mandare all’aria l’imminente matrimonio non è semplice… Esisterà una regola anche per scampare ai disastri d’amore?
La vita di Jenny Taylor fino ai 18 anni non è stata semplice, un padre freddo e distaccato, che la critica praticamente da quando è nata, una madre - Pam - che pur di compiacere un uomo così complicato e autoritario, lo asseconda in tutto e si annulla, “dimenticandosi” di quella figlia goffa e infelice che i bulli da sempre massacrano.
Non c’è da stupirsi se ad un tratto cade in quella condizione buia e disperata che è la depressione, da cui solo Philippa - la sua migliore amica - riesce a tirarla fuori.
Ma Philippa fa di più, le consegna “Il Manifesto della felicità”. Che cos’è? Un foglio dove sono elencate delle regole da consultare e seguire tutti i giorni, allo scopo di raggiungere la felicità.
Regole semplici - non vi nascondo che sicuramente sarete tentati di seguirle - a volte strane, che però funzionano. E così, giorno dopo giorno, Jenny, che ora tutti chiamano Fanny, esce da quel tunnel dove si era cacciata e ritrova la serenità.
Dieci anni sono passati dall’inizio di quei giorni bui, Jenny si è trasferita a Tiddlesbury, lavora presso lo studio medico del padre della sua migliore amica e sembra assurdo ma se ora è serena e ha un suo equilibrio lo deve in gran parte a quel “Manifesto” e alle persone che le sono state accanto. A Philippa, che non l’ha mai abbandonata, al suo coinquilino Al, che adora chiamarla Fanny Fan-tastica e al suo ragazzo Matt, con cui presto si sposerà.
Sembrerebbe tutto perfetto se non fosse per il fatto che ad un tratto tutto questo equilibrio verrà sconvolto, l’arrivo improvviso di sua madre, l’incontro con un ragazzo in una farmacia, la pressione e la tensione per un matrimonio con un uomo che forse non è quello giusto e tutto sarà messo in discussione.
Questo romanzo mi è piaciuto, Fanny è una ragazza piena di brio, energica, che si gode la vita e che la ama, Philippa è una spalla perfetta, l’amica che tutte noi vorremmo e Al è l’uomo che aggiunge quel pizzico di pepe in più. L’arrivo di Joe King poi, sarà il completamento al tutto, bello, sexy da morire e soprattutto nato per amare Fanny. I tempi comici sono quelli giusti e la storia scorre gradevolmente, con quella nota critica che sempre più spesso noto in alcuni romanzi che ultimamente tendono a sottolineare la mancanza della figura genitoriale nella crescita. Insomma, sarebbe tutto perfetto se non fosse per un particolare. Un particolare che non è una tragedia, perché è qualcosa che ha infastidito me come lettrice. Generalmente sono molto aperta ai finali che lasciano al lettore l’interpretazione ma giuro che non mi era mai successo di trovarmi nella condizione di girare pagina e aver voglia di sbattere la testa contro il muro, spaesata, come privata di qualcosa.
Il libro era finito e io continuavo a recitare questa sorta di mantra che diceva: “Dov’è il mio finale? Che succede dopo? C’è un seguito vero…. DITEMI CHE C’E’ UN SEGUITO!” , ma un seguito non c’è e io non ho retto… la delusione ha lasciato il posto alla rabbia e alla frustrazione.
Ma lo accetto, il rischio dei libri è anche quello, il fatto di potersi ritrovare con un finale aperto che tu non accetti e che magari altri cento lettori adoreranno. Resta comunque un romanzo ben scritto, che si legge in poche ore e di cui mi ricorderò quando sarò triste perché quel Manifesto alla fine me lo sono appuntato! ;)
Ciao!
RispondiEliminaAnche secondo me il finale andava approfondito, perchè si resta un pò perplessi per la bomba che si lancia alla fine.
Tuttavia è un libro che mi è piaciuto molto per il bellissimo segnale che lancia, appunto il manifesto della felicità.
Ti giuro che volevo sbattere la testa al muro! >.<
EliminaCaspitaaaaa la tua recensione mi ha incuriosita, MA NO...non riuscirò mai ad accettare un finale aperto! Conoscendomi finirei per lanciarmi dal balcone... Non ce la posso fare! :(
RispondiEliminaE' un romanzo veramente carino, non fosse stato per il finale gli avrei mollato 4 "totorimieiadorati" XD
EliminaCiao! Ho letto da poco questo libro e dalla seconda metà in poi mi ha abbastanza delusa, in particolare il finale che per essere uno stand alone proprio non ci stava secondo me >.<
RispondiEliminaIl finale mi ha devastato! Ero incredula! >.<
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