Heilà paginette ^^
Come state?
Ho scoperto che i miei capelli vanno di pari passo con la storia del lavare la macchina. Entro dal parrucchiere per un taglio? Puntualmente scende giù il diluvio universale ed ecco che così mi ritrovo con un cesto di lumache in capoccia... per la serie "mai una gioia".
Ormai il mio liscio perfetto mi ha fatto "ciao ciao" con la manina per lasciare il posto ad un gonfio anni '80 inguardabile, praticamente sembro la sorella di Renato Zero :(
Oggi volevo parlarvi de "Il club delle seconde occasioni" il romanzo di Dana Reinhardt che la De Agostini mi ha gentilmente concesso di leggere
Cosa c'è di peggio che essere lasciati di punto in bianco dalla ragazza che si ama disperatamente? Niente, River Dean ne è convinto. Perché è esattamente quello che gli è capitato in un inaspettato pomeriggio di fine primavera: Penny l'ha mollato, senza una parola, una spiegazione. E senza nemmeno un passaggio a casa. Se n'è andata lasciandolo da solo, a piedi, dall'altra parte di Los Angeles. River si mette quindi in cammino verso casa, deciso ad autocommiserarsi per il resto dei propri giorni. Finché un'insegna richiama la sua attenzione. L'insegna di un gruppo di supporto che promette una "Seconda Occasione". Senza pensarci due volte, River si unisce al gruppo. È pronto a tutto pur di ricevere la sua seconda occasione. Anche a mentire e a innamorarsi, di nuovo.
Non so perché, ma leggendo questo romanzo mi sembrava di essere finita dentro un film di Woody Allen, perchè River Dean nulla ha da togliere ai personaggi che molto spesso giocano il ruolo di protagonista nelle pellicole cinematografiche dirette dal famoso regista, un po’ alla “Io e Annie” per intenderci. Già dall’incipit si capisce che tutto ha del “surreale”. Lasciato di punto di bianco (su un pedalò!) da Penny, sua “storica” fidanzata, un River sconsolato e ancora in preda allo choc, si ritrova a passeggiare senza meta per le strade di Los Angeles, con la mente subissata di domande a cui non sa dare una risposta: “Come è possibile che la sua storia sia finita così, senza nessun preavviso? Dove ha sbagliato? Come può non essersi accorto dei segnali di questa tragedia imminente? E soprattutto perchè per Penny lui non è “abbastanza”?”. Durante questo suo vagabondare senza meta all'improvviso si imbatte in un’insegna che agli occhi del ragazzo sembra quasi un segno del destino: “Il club delle seconde occasioni”.
Mosso dalla curiosità, decide di entrare nel locale ed è così che si ritrova nel bel mezzo di una riunione per persone con problemi di dipendenza; una persona normale se ne andrebbe ma non River, perché lui in fondo una dipendenza - nel profondo del suo cuore ferito - ce l'ha e ha anche un nome, Penny. Ed è proprio cominciando a frequentare questo club che River comincerà a capire e a prender coscienza di tutti gli errori che ha commesso. Si renderà conto del fatto che senza volerlo, ha lasciato che Penny diventasse il punto focale della sua vita, che per lei ha abbandonato tutto e tutti, persino sé stesso, dando la precedenza a un rapporto che non aveva il gusto dolce dell’amore piuttosto quello di una perfetta “macchina organizzata” dove la ragazza decideva e River eseguiva senza mai imporre il suo volere.
Non avevo mai letto nulla di Dana Reinhardt che si è rivelata, con questo romanzo, essere una piacevole sorpresa. E’ uno young adult, è vero, ma se vi aspettate di sognare a occhi aperti con una storia d’amore che vi farà battere il cuore, scordatevelo. In questa storia si parla soprattutto di crescita e consapevolezza, di dipendenza e coraggio nell’affrontare le sfide che la vita continuamente presenta e quando vengono chiamati in causa argomenti così importanti, l’amore diventa quasi un argomento secondario.
Quello che veramente diventa importante in questa storia è la crescita personale di River, che frequentando il club si renderà conto di cosa veramente non andava in lui ed è forse qualcosa che un po’ tutti noi abbiamo provato ovvero, la paura di crescere, quell’attimo di “sbandamento” che ci coglie nel momento esatto in cui ci ritroviamo in quel passaggio da adolescenti a persone che si ritrovano a dover decidere del proprio futuro.
Perché in fondo questo è River, un ragazzo che ancora non è pronto ad affrontare quello che lo aspetta, la vita, la crescita, il “domani” e che durante il suo rapporto con Penny ha sempre cercato di rimandare quel momento e che, grazie al Club, si deciderà ad affrontare. Senza dubbio un romanzo che scorre piacevolmente, scritto bene e che ha in sé la dolcezza e la simpatia di un protagonista che deve imparare a diventar grande, ad assumersi le proprie responsabilità, senza mai perdere la gentilezza del ragazzo che è oggi.
dal suo sofà
la vostra
la vostra
A me questo libro proprio non è piaciuto. Ho trovato talmente insulso il personaggio di River che mi ha demolito tutto!
RispondiEliminaCredo che a me sia piaciuto proprio per quello. Non ho giudicato River insulso, ma talmente confuso e spaventato da andarsi a ficcare in una situazione più grande di lui! ^^
EliminaCome Ink anche io ho fatto fatica ad apprezzare la storia di River ma lo stile della narrazione mi è piaciuto molto, scorrevole senza dubbio!
RispondiEliminaForse è stato anche quello, lo stile con cui viene narrata la storia di River. Già il fatto che comincia a frequentare un corso per persone con seri problemi di dipendenza mi ha fatto capire quanto disperato fosse e in me ha provocato un moto di tenerezza... sarà anche l'età! E' proprio vero che noi lettori siamo una categoria a parte! XD
EliminaCiao! Io precedentemente ho letto solo pareri negativi su questo libro e soprattutto sul suo protagonista. Ma proprio per questo, mi è venuta curiosità di leggerlo, vista anche la tua recensione positiva..Vorrei capire se River infastidirà anche me :)
RispondiEliminaProbabilmente infastidirà, perché proprio non riuscirai a capire come diavolo fa a ficcarsi in certi guai ritrovandosi in un "macello" che lui stesso ha creato. Ma sarà proprio grazie a quel disastro che troverà il coraggio di crescere e finalmente assumersi le sue responsabilità. ;)
EliminaSu questo libro leggo le recensioni più diverse, chi lo ha amato e chi l'hai odiato e sinceramente credo che la cosa più giusta si leggerlo per farmi un'idea mia, magari appena avrò smaltito un pò di letture
RispondiEliminaIn effetti si, è un altro di quei titoli che crea scompiglio ^^
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