Buonsalve paginette
benvenuti alla terza tappa del Blog Tour dedicato al romanzo di Brenda Novak, "Alaska".
Argomento di questa fermata, sarà il cinema e i serial killer. Per vostra informazione vi avviso che non parleremo di quelli fittizi, bensì di quelli reali. Pronti ad entrare in sala? Cellulari spenti, pop corn caldi e si dia inizio allo spettacolo.



Se c'è un argomento che da sempre è stato fonte di ispirazione nel cinema, è stato proprio il thriller. Capace di attirare milioni di spettatori, c'è un ramo in particolare che si è contraddistinto per la sua peculiarità ossia quella di narrare le vicende reali di alcuni tra i più famosi serial killer.

Uno dei primi a cimentarsi in quest'impresa fu Fritz Lang, che nel 1931 presentò a critica e pubblico il suo "M. Il mostro di Düsseldorf", che narrò gli orribili delitti commessi da  Fritz Haarmann e Peter Kürten  negli anni '20. I due, nella piccola cittadina tedesca, seminarono il panico adescando e uccidendo otto bambine. Un altro serial killer che da sempre attira l'attenzione su di sè, forse per via del mistero che lo circonda è, come potete immaginare, Jack lo squartatore. Verso il 1888, il quartiere di Whitechapel visse anni di puro terrore, soprattutto nell'ambiente della prostituzione. Le vittime accertate e a lui attribuite furono cinque ma si sospetta che il numero sia di gran lunga maggiore. Il modus operandi è facile da intuire visto l'appellativo ma quello che maggiormente colpisce è che a tutt'oggi la sua identità rimane pressocchè sconosciuta. Le pellicole a lui dedicate sono molte ma forse una delle più realistiche è quella narrata da Albert e Allen Hughes in "La vera storia di Jack lo squartatore", pellicola del 2001 che vede Johnny Deep nel ruolo dell'ispettore Frederick Abberline.
Particolarità di questa pellicola è quella di attenersi fedelmente ai fatti accaduti ed è stata forse una delle poche a cimentarsi nell'impresa di dare un vero volto e un'identità al famoso serial killer. Avvicinadoci ai giorni nostri, altra pellicola molto importante e ben riuscita è stata "Zodiac", del magistrale David Fincher.
Nel film si narrano le vicende del killer dello Zodiaco,appellativo che lui stesso si diede. Anche in questo caso abbiamo a che fare con un omicida seriale la cui identità rimane ancora sconosciuta, le vittime accertate sono 5 ma nel suo caso il numero di quelle presunte sale a 37, con 2 sopravvissuti. Il killer dello Zodiaco fu forse uno dei primi a utilizzare la stampa come mezzo di comunicazione per lanciare delle sfide agli investigatori statunitensi, tramite crittogrammi o messaggi cifrati. Ma non fatevi ingannare, anche il gentil sesso ha da dire la sua in questo macabro campo. Nel 2003 uscì infatti "Monster" per la regia di Patty Jenkins. La pellicola porta all'attenzione del pubblico la storia di Aileen Wuornos, una donna che in seguito agli abusi subiti fin dalla più tenera età, da vittima si trasformò in carnefice uccidendo a sangue freddo 7 uomini. La protagonista di questo film, Charlize Theron, si aggiudicò l'Oscar come miglior attrice, grazie alla sua interpretazione. Per calarsi nel ruolo di Aileen, l'attrice arrivò ad ingrassare a dismisura e grazie al make up riuscire a distinguere l'attrice dal personaggio è impresa assai ardua.
In onore al romanzo voglio segnalarvi infine, "Il cacciatore di donne" di Scott Walker. In questo film vengono narrate le vicende di Robert Hansen, un serial killer che tra gli anni '70 e l'inizio degli anni '80, uccise 17 donne proprio in Alaska, più precisamente ad Anchorage. Il modus operandi di Hansen era orribile e fu catturato solo per puro caso, quando una delle sue vittime, in seguito a una notte di violenze e soprusi, riuscì a scappare.

E queste erano solo alcune delle pellicole che vedono i serial killer come protagonisti, spero che abbiate apprezzato questa tappa e vi invito a seguire la prossima che si terrà il 14 novembre sul blog Bookspedia, dove potrete trovare un'interessante intervista con l'autrice di questo romanzo, Brenda Novak.

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