Hola paginette 😜
Questi giorni di ponte e non mi stanno scombussolando più del previsto. Ieri dovevo fare il mini Alberello che in genere addobbo ogni anno e invece niente, il Grinch che è in me si sta facendo sentire... per domenica spero di farlo anche se quest'anno, a meno che non vinca una cifra esorbitante, sotto rimarrà vuoto. Non mi resta che confidare in mammà e papà. SOB!
E voi? L'avete già fatto? Su FB e altri social ho visto tante bellissime foto.
Serena e Stefano si amano da sempre, sin da bambini. Con Stefano Serena non ha scoperto solo l’amore, ma anche la passione, la felicità, e il matrimonio è il coronamento di tutti i suoi sogni. Tutto potrebbe essere perfetto se potessero avere un bambino. La vita però ha piani diversi per loro: dopo tre gravidanze infruttuose, il sogno di entrambi si infrange. Nella loro esistenza felice e realizzata si insinuano il silenzio, la sofferenza e la freddezza. E anche la menzogna. Serena decide così di allontanarsi da una situazione ormai insostenibile e organizza un viaggio da sola negli Stati Uniti, una vacanza “on the road” sulla Route 66. È la vacanza che ha sempre sognato, di cui tanto ha letto, ma che lei e Stefano non hanno mai fatto. Arrivata a Chicago, però, l’attende una sorpresa: il marito è lì ad aspettarla, pronto ad arrivare con lei fino a Santa Monica, al termine della mitica Route, e a provare a fare insieme un viaggio tra paesaggi immensi e meravigliosi che potrebbe rimettere insieme i cocci delle loro vite spezzate. Perché se l’amore non basta più, forse bisogna metterci l’anima.
Dal suo sofà
la vostra
Serena e Stefano, sposati. Cresciuti insieme, praticamente una coppia da sempre, una coppia di quelle indissolubili, di quelle che quando sei tra amici pensi siano “quelli che ce l'hanno fatta”, l'esempio da seguire, il punto d'arrivo. Per far sì che la loro unione sia completa e trovi una realizzazione, manca solo un figlio, un figlio che è il risultato di quell’amore così profondo, un figlio che non arriva e che non arriverà mai. Perchè nonostante ci abbiano provato in tutti i modi, per ben tre volte, Serena non può averne e questo, la distrugge. Ha provato, sperato, insistito, nonostante i pareri negativi, nonostante due aborti spontanei, lei non ha ceduto e ha voluto provare ancora una volta, la terza, quella fatale. Ha usato suo marito in modo meccanico e quando anche quell’ultimo tentativo è fallito, lo ha allontanato, chiudendosi a riccio nel suo dolore di madre mancata.
E’ successo così che anche in un legame indissolubile come il loro si sia incrinato qualcosa, si sia formata una crepa che, se non aggiustata subito, rischia di trasformarsi in una voragine. E per non cadere in quella voragine, per fuggire da quel dolore che le sta devastando l'anima, Serena decide di prendersi del tempo e partire, rimandare al suo ritorno i conti con quel matrimonio che sta naufragando e cercare di ritrovare un po’ di serenità in un viaggio che affascina molti, percorrere la mitica Route 66, sulle orme di Kerouac. Neanche un istante e per prender confidenza con Chicago, il punto di partenza, ed ecco che i suoi problemi di nuovo tornano a farsi sentire, più forti e prepotenti che mai, perché se lei non vuole vederli, sono loro che vanno a cercarla. Stefano l'ha seguita, non la lascia sola e se un viaggio deve fare, lo faranno insieme, materialmente e simbolicamente. Se ci sarà una strada da percorrere, la faranno insieme, come sempre è stato, e che quel viaggio sia quel che deve essere… un nuovo inizio o la fine di tutto.
A volte capita di immedesimarsi fin troppo nelle storie che si leggono ed è ciò che è successo a me con questo romanzo. Confesso che in molti punti, spesso sono stata travolta dalle emozioni e sull'orlo delle lacrime perché Jenny Anastan è stata brava a saper cogliere le dinamiche di una coppia in crisi. Sarà un lungo viaggio quello di Stefano e Serena, un viaggio che li porterà a guardarsi dentro e a esternare quello che per molto, troppo tempo avevano taciuto. Si vomiteranno addosso il loro odio reciproco, il proprio dolore, la loro frustrazione, i sensi di colpa… il loro amore. Perché di amore ce n’è tra loro, tanto. Nonostante gli errori, nonostante le circostanze avverse, nonostante i silenzi, le chiusure. Ma l'amore può bastare a salvare un matrimonio che è caduto così in basso? Molto bello questo romanzo, che fa viaggiare anche il lettore con i protagonisti. Ci si immedesima in loro e si spera, per tutto il tempo e con tutto il cuore si spera, perché se per salvare un matrimonio non basta l'amore, non basta la sincerità, non basta il rispetto, allora cos'è che basta? Forse il segreto sta proprio in una frase che Clyde, uno dei personaggi di questo romanzo, dice a Stefano: “ La vita è come una corsa veloce, non cambiare macchina per una gomma a terra. Sistemala e vai avanti”. La volontà… E’ successo così che anche in un legame indissolubile come il loro si sia incrinato qualcosa, si sia formata una crepa che, se non aggiustata subito, rischia di trasformarsi in una voragine. E per non cadere in quella voragine, per fuggire da quel dolore che le sta devastando l'anima, Serena decide di prendersi del tempo e partire, rimandare al suo ritorno i conti con quel matrimonio che sta naufragando e cercare di ritrovare un po’ di serenità in un viaggio che affascina molti, percorrere la mitica Route 66, sulle orme di Kerouac. Neanche un istante e per prender confidenza con Chicago, il punto di partenza, ed ecco che i suoi problemi di nuovo tornano a farsi sentire, più forti e prepotenti che mai, perché se lei non vuole vederli, sono loro che vanno a cercarla. Stefano l'ha seguita, non la lascia sola e se un viaggio deve fare, lo faranno insieme, materialmente e simbolicamente. Se ci sarà una strada da percorrere, la faranno insieme, come sempre è stato, e che quel viaggio sia quel che deve essere… un nuovo inizio o la fine di tutto.
Dal suo sofà
la vostra
Grazie mille❤️
RispondiEliminaGrazie a te, mille emozioni! ♥
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