Buongiorno pages
Come state? Io sono contenta perchè da ieri, anche se solo temporaneamente, ho ripreso a lavorare. UNA GIOIAAAA! Riuscite a crederci? L'unica pecca di questa situazione è che avrò meno tempo da dedicare alla lettura, ma tutto non si può avere. Dunque, oggi parliamo dell'ultimo romanzo autoconclusivo di Elisa Gioia, un romanzo che mi ha fatto ritrovare una delle mie coppie preferite, Gioia e Christian, protagonisti di "So che ci se" e "Il mio lieto fine sei tu".
Autore: Elisa Gioia
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary romance
Pagine: 345
Data di pubblicazione: 18 marzo 2017
Sinossi
Ogni favola nasconde dei fantasmi.
Riuscirò a lasciare andare il passato?
A volte la vita è scandita da alcune scelte.
Io ho passato la mia a pagarne le spese per l’abbandono di mio padre. Se n’è andato che avevo solo sette anni, mandando tutto in frantumi e lasciando dietro di sé strascichi e tante domande senza risposta.
Mi sono ripromessa di non permettere più a nessun uomo di interferire con la mia vita.
Sono diventata la cattiva ragazza, non sono una principessa da salvare e tantomeno ho voglia e tempo da perdere in relazioni serie. Le mie regole sono semplici: una notte, nessuna replica, nessun coinvolgimento.
Fino a quando non ho incontrato Filippo e le ho infrante tutte.
Se c'è una cosa che Bea ha imparato dalla vita è come sfuggire all'amore. Lei e i sentimenti corrono su due binari diversi. Le sue regole sono molto semplici e forse più consone a un uomo che a una donna. Una notte e via. Bea ha fatto della fuga dalla camera da letto un'arte. Sarà per questo che poi ottiene dagli uomini l'effetto contrario, più lei li allontana, più loro la cercano. Ma lei non vuole nessun coinvolgimento. E' ancora fresca la cicatrice dell'abbandono di Andrea, il suo ex. Se poi si guarda indietro e torna bambina, ricorda ancora suo padre che se ne va. Un uomo violento, dedito all'alcool, che un bel giorno ha preso e ha lasciato moglie e figlia... non che tutte le perdite vengano a nuocere, perlomeno da quel giorno le liti dei suoi genitori non sono più state la sua ninna nanna.
Sono diventata la cattiva ragazza, non sono una principessa da salvare e tantomeno ho voglia e tempo da perdere in relazioni serie. Le mie regole sono sempre state semplici: una notte, nessuna replica, nessun coinvolgimento. D'altronde non ho mai cercato il Principe Azzurro e non mi sento nemmeno la Cenerentola di turno da salvare entro mezzanotte. La vita non è un cartone dove basta cantare una canzoncina sui sogni. Non la mia.
Con sua madre Bea ha un rapporto speciale. Unite, complici, amiche. Quella donna così forte è l'unica, insieme ai suoi amici, ad andare oltre le apparenze e a capire il suo malessere. Non ha mai superato quell'abbandono Bea, suo padre non l'ha mai perdonato. E' questo il motivo della sua regola da "una notte e via". Se scappi da qualsiasi coinvolgimento, non rischi di affezionarti, e se non ti affezioni niente può farti del male. Ricordate la storia delle due linee rette parallele? Non si incontrano mai a meno che... a meno che un bel giorno o meglio, una sera, non arrivi un treno chiamato Filippo che ti travolge e fa in modo che quelle due linee si incrocino. Perchè uno come Filippo, quando lo incontri, non può far altro che sconvolgerti. Con il suo sorriso, con la sua ironia, con la sua pazienza e credetemi, di pazienza Filippo ne ha da vendere.
Quando tempo fa lessi "So che ci sei" e "Il mio lieto fine sei tu", seguendo le vicissitudini di Gioia e Christian, mi innamorai del personaggio di Bea. Sia lei che Marco, nel momento esatto in cui entravano in scena, mi strappavano qualche risata. Bella, sensuale, sfacciata, senza peli sulla lingua. Era praticamente perfetta, questo fino al giorno in cui, leggendo "Non fa più rumore", ho cominciato ad avere la voglia di strozzarla. Perchè? Perchè voi potreste pensare che incontra Filippo e va tutto bene e invece NO! Perchè in questo romanzo Bea ha fatto di tutto per non far funzionare le cose. A volte è stato veramente difficile capirla. E' stata impulsiva, testarda, egoista, talmente cocciuta che alla fine mi sono immedesimata in Filippo. Un uomo speciale, dolce, paziente, un uomo che ha capito che se voleva catturare Bea e non farla fuggire, doveva fare l'unica cosa che si era ripromesso di non fare più, inseguirla. Forse da queste mie parole siete portati a pensare che questo romanzo non mi è piaciuto e invece no, è una bella lettura. E' solo che quando un personaggio che adori fa qualcosa che non "ammetti", che in un certo senso un po' ti delude, ci rimani male. Resta il fatto che "Non fa più rumore" è una lettura bella. Un romanzo che tratta diverse tematiche, alcune particolarmente dolorose, che inevitabilmente fanno scendere in campo tante emozioni, e le mie - leggendo questo libro - sono scese in campo tutte. Elisa Gioia ha scritto una bella storia. La storia di una donna con il cuore a pezzi che un uomo ha deciso di rimettere insieme e amare.
“Hai ragione su una cosa, non devi avere aspettative in amore. Sarai sempre impreparata, perché l’amore non è ordinario o semplice. È qualcosa di inaspettato, di… di folle. E non è vero che non vuoi fiori o cene a lume di candela. Un giorno ti innamorerai e troverai un uomo da cui vorrai un mazzo con il tuo fiore preferito, vorrai avere una canzone d’amore solo vostra, e vorrai guardare con lui uno di quei film strappalacrime durante il quale lui non smetterà di abbracciarti e di asciugarti le lacrime. Non sai di volere queste cose, solo perché non hai ancora trovato finora l’uomo per cui valga la pena venire fuori dall’angolino in cui ti sei nascosta.”
Dal suo sofà
la vostra
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